UNVAGUE è un e-market di abiti e accessori vintage e second-hand nato da oltre vent’anni di esperienza nel mondo della moda e della fotografia.
Uno spazio dove il vintage viene raccontato con l’attenzione e la ricerca generalmente riservata al nuovo, attraverso un archivio di capi unici, svelati da una scelta fotografica che attinge a modelli del passato.
Gli accostamenti e i look proposti in queste pagine vogliono omaggiare i designer che hanno scritto la storia del costume, evocare atmosfere e suggerire possibilità; per integrare in una visione contemporanea capi e accessori realizzati con cura e maestria.
Pezzi iconici e indimenticabili, con una grande storia da (ri)vivere.
UNVAGUE è Libertà
UNVAGUE è libertà e contaminazioni, immaginazione e possibilità. Uno spazio pensato per esprimere se stessi e assecondare la propria passione per la moda. Qui, l’identità è molteplice e l’incoerenza non esiste. Puoi varcare confini e sperimentare nuovi stili oppure semplicemente vagare tra il classico e l'avanguardia, rischiando di imbatterti in ciò che più ti rappresenta. Per vestire il tuo corpo di idee e forme senza tempo. E trovare risposte che, forse, non stavi neppure cercando.
UNVAGUE è Esperienza
Ti immaginiamo mentre sfogli le pagine di UNVAGUE: non puoi sentire il calore della carta, ma ti abbandoni comunque a una lettura intima e totale, tra immagini, forme e tessuti.
A un certo punto, eccolo lì. Ti colpisce come un’intuizione improvvisa. Perché il capo che hai scelto ha una storia che lo rende speciale. È nato dalla matita di grandi artisti per esprimere un’idea. Ha lottato per i propri principi, rivoluzionato l’estetica comune, creato un prima e un dopo. Per questo fa parte dell'archivio UNVAGUE, che trasforma l’arte dell’acquistare vintage e second-hand in un’esperienza emozionante, istintiva e accessibile a tutti.
UNVAGUE è Competenza
Il team di UNVAGUE è formato da fotografi, appassionati di moda e addetti ai lavori del mondo del vintage, della sartoria e della comunicazione editoriale. Ci accomuna il desiderio di diffondere una visione del bello e del vestire che si rifà ai codici qualitativi, estetici e sociali del passato, con un occhio di riguardo ai designer che hanno anteposto l'arte allo status e rivoluzionato il concetto di moda. Prospettive indelebili che si traducono in una selezione di capi da indossare, reinterpretare e custodire. Fino alla prossima generazione.
UNVAGUE è Sostenibilità
UNVAGUE non è prendere di tutto, ma è prendere una posizione. Non vogliamo essere fast, arrivare dovunque e a chiunque. Preferiamo il particolare all’universale, la nicchia alla massa, l’attenzione all’indifferenza. Vogliamo una bellezza duratura e senza colpe: per questo sosteniamo una moda slow e a misura di pianeta, che predilige tessuti di qualità, packaging sostenibili e capi o accessori che hanno ancora tanto da raccontare.
UNVAGUE è Creatività
La creatività è la lente attraverso la quale interpretiamo e disegniamo la realtà. Un dialogo aperto tra la moda e il racconto che la fotografia può farne, costruendo scenari onirici attorno a opere sartoriali audaci e visionarie. Perché, in fondo, per noi l’atto di indossare non ha nulla a che fare con la vanità, ma è piuttosto un modo di comunicarci gli uni agli altri. Un’operazione di creatività quotidiana che, strato dopo strato, trasforma l’astratto in concreto e la sostanza in forma.
UNVAGUE è Presenza
UNVAGUE è anche un progetto itinerante che puoi trovare nei mercati vintage e second-hand italiani e esteri. Esistiamo da tanto tempo, ma solo ora abbiamo deciso di darci un nome e creare questa nuova vetrina digitale. Perché è arrivato il momento di cambiare le cose, esplorare possibilità, varcare confini geografici e simbolici, sviluppando nuovi spazi di interazione per un mondo di saperi e conoscenze che merita di essere raccontato.
UNVAGUE è Cultura
Abbiamo sempre saputo che UNVAGUE doveva andare oltre al prodotto, introducendo e suggerendo riflessioni su temi legati anche agli aspetti più simbolici della moda.
Per questo nasce UNVAGUE MAGAZINE, l'oggetto attraverso il quale costruire e alimentare un dialogo con il nostro pubblico, che immaginiamo curioso, aperto al diverso, capace di vivere agli estremi e nel mezzo. In altre parole, quella che attribuiamo al nostro lettore ideale è un’identità flessibile e in divenire: proprio come siamo noi, che ci nutriamo di libertà e contaminazione.